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EDUCAZIONE ALLE DIFFERENZE

 

 

 

 

 

Per un approccio inclusivo di tutte le differenze

 

 

La stanza delle differenze è il luogo in cui si ascoltano i cambiamenti che avvengono nella società civile, il laboratorio di ricerca e di sperimentazione per nuove conoscenze e pratiche, il dispositivo per convocare ad una assunzione di responsabilità ruoli, persone e istituzioni ma anche ad una possibilità di esistere e di esprimersi dentro ( e fuori) ogni differenza.

Un luogo per farsi domande, liberi dai condizionamenti, sulle forme della diversità, dell’affettività, dell’abilità (o disabilità), liberi dalla paura, liberi di dialogare, conoscere, fare esperienza, comprendere. Un luogo per fare rete nei territori.

 

Progetti 

 

1. Educazione alla differenza di genere nelle scuole e nella agenzie educative

 

  • Educazione sentimentale nelle scuole e nelle agenzie educative (societa sportive, oratori)

 

  • Supporto ad educatori, insegnanti operatrici/ori dei servizi nella elaborazione di progetti sulla differenza di genere; esplorazione delle forme stereotipate che regolano socialmente e affettivamente il rapporto tra i sessi

  • Rilettura dei testi per l’infanzia e l’adolescenza che veicolano forme stereotipate di relazione

  • Contrasto al bullismo e al cyberbullismo, all’omofobia, alle varie forme di discriminazione sociale e culturale.

 

 2. Laboratori e corsi per genitori

 

  • Incontri a tema tra madri e padri, donne e uomini in dialogo sul tema della genitorialità o delle relazioni in genere

 

  • Corsi pre-parto per madri & padri con una focalizzazione per i padri sul compito del “prendersi cura” dei figli (in particolare esplorando le rappresentazioni di “forza e di virilità maschile”) 


 

3. Educazione alla multiculturalità

 

 

 

4. Educazione alla integrazione delle disabilità

 

 

 

 

 

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Insegnare cosa?

 

Quando abbiamo pensato di denominare questa stanza “educazione alle differenze” in ambito educativo, ci siamo interrogati se potessimo ritenere di poter educare qualcuno “a” qualcosa e in particolare “alla differenza”. “Educare a” è una espressione che solleva quantomeno qualche perplessità: io educo alla differenza o attraverso la differenza? educo all’affettività o nell’affettività? educo alla bellezza o mediante la bellezza? perché mai dovrebbe esistere una idea precostituita di affettività o di bellezza da trasmettere e che magari non mi chiede di mettere in gioco la mia differenza o la mia affettività?

 

Abbiamo deciso infine che, data la continua ricerca ed evoluzione di termini e concetti che definiscono anche l’ordine simbolico dei rapporti, avremmo adottato  l’espressione educazione alle differenze sapendo che i ruoli educativi, gli insegnanti , i genitori, gli educatori, sperimentano GIA’ pratiche che declinano i loro saperi nell’incontro con la differenza: differenza di genere, differenza di culture, di abilità o disabilità, differenze di forme familiari.

 

La nostra finalità è quindi di collettivizzare o esportare queste pratiche all’interno delle Agenzie educative, lavorando al fianco di insegnanti ed educatori senza “calare saperi dall’alto”. 

 

 

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