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GENITORI IMPERFETTI

 

 

 

 

 

 

La stanza della Consuenza Pedagogica è il luogo nel quale si attraversano insieme le domande educative e le problematiche relative al rapporto con i figli, individuali o di coppia

 

La stanza della Mediazione Educativa è il luogo pensato per chi attraversa separazioni, divorzi, rimodulazione dei ruoli in famiglie allargate e in nuove forme familiari. Pone al centro l’apprendimento di strategie educative a supporto sia della genitorialità sia del legame di coppia

 

La Consulenza Pedagogica

 

La consulenza pedagogica è uno spazio di ascolto per problematiche e questioni educative relative a qualsiasi età, un luogo per riconoscere e "dare un nome (o più nomi)" ai problemi e trovare staretegie per attraversarli. Può essere utile:

 

  • nelle fasi di crescita più faticose per i nostri figli (prima infanzia, adolescenza)

  • nei momenti di difficoltà di coppia (difficoltà di comunicazione o di relazione, separazioni e divorzi)

  • in particolari fasi di vita degli adulti

L'obiettivo è di esplorare insieme le risorse o le idiosincrasie, le abitudini o i timori alla ricerca di nuove strade da percorrere con uno sguardo “in costruzione” sia sulle proprie inclinazioni o fatiche, sia sulle proprie eredità culturali e sociali, anche in relazione ai ruoli di madre e padre, donna e uomo così come si stanno differenziando, problematizzando, arricchendo nella società civile.

 

Proponiamo anche progetti per padri (costruiti sulla base delle esigenze) che vivono o vogliono vivere la loro paternità in forme differenti dall'eredità culturale assegnata

 

La Mediazione Educativa

 

La mediazione educativa,  in caso di relazioni conflittuali, di separazione o nelle dinamiche che si attivano nelle famiglie allargate o ricostituite oppure per chi forma una coppia con un genitore senza esserlo biologicamente a sua volta, È uno spazio di ascolto per attraversare insieme le fatiche, i timori, i conflitti ma anche il desiderio di essere genitori nonostante le difficoltà, un luogo per ascoltarsi e dare spazio al bisogno di cambiamento. È una stanza nella quale non si giudica e non si cerca di “superare i conflitti” ma nella quale si prova ad accettarli e, se necessario, tenerli aperti in un’ottica evolutiva. Il focus non è su ciò che siamo ma su quel che ne facciamo di quel che siamo nella relazione con i figli.
 

Le difficoltà possono essere relative al ruolo di genitore, di partner, o anche di figlia/o. Possono afferire a difficoltà lavorative e ai sentimenti di sfiducia, spaesamento, o a difficoltà economiche o altro soprattutto in caso di mancanza di lavoro o di obblighi al mantenimento.

Possono riguardare in maniera differente l’essere madre o l’essere padre, donna o uomo.

Si differenzia dalla mediazione psicologica, sociale o giuridica in quanto tratta le criticità secondo uno sguardo pedagogico.

 

La mediazione educativa si rivolge a:

  • genitori single, in via di separazione, separati e/o divorziati, famiglie allargate, ricomposte o con genitori omosessuali (per la parte di supporto pedagogico)

  • bambini e adolescenti (per la parte di accompagnamento educativo)

Gli interventi si articolano quindi con incontri periodici tra i genitori e il consulente pedagogico e con incontri periodici tra il minore e l'educatore che lo ha preso in carico. Educatore e Consulente Pedagogico lavorano quindi in stretta sinergia sull'intero sistema familiare su livelli e obiettivi differenti.

 

 

 

 

 

 

Approfondisci…

 

Rischio, incertezza, educazione

 

 

Diventare madri e padri, accompagnare figlie e figli nel percorso di crescita rappresentano passaggi della vita gratificanti ma faticosi. 

La stanchezza degli impegni quotidiani, le difficoltà di comunicazione all'interno della coppia, l'incertezza del mutare della società e delle sue inter-relazioni possono rendere più gravoso il compito educativo con il rischio che si decida, più o meno consapevolmente, di abdicare.

 

L’imperfezione come progetto pedagogico attorno alla genitorialità significa mettere a tema il rapporto con il rischio, con l’errore, con l’incertezza quali dispositivi centrali del lavoro educativo.

significa che il limite non deve essere “superato” (nel senso di eliminato) ma attraversato e compreso, interrogato e guardato criticamente come parte di sé, come opportunità per imparare nuove cose sulla relazione educativa con le nostre figlie e figli.

 

"L'importante non è la meta, ma il viaggio."

I Genitori Imperfetti sanno che la perfezione non esiste ma sfruttano, laddove possibile e consentito, la loro imperfezione come stimolo al miglioramento e non come vincolo che blocca ogni possibile evoluzione.

L’imperfezione come progetto pedagogico attorno alla genitorialità significa mettere a tema il rapporto con il rischio, con l’errore, con l’incertezza quali dispositivi centrali del lavoro educativo.

significa che il limite non deve essere “superato” (nel senso di eliminato) ma attraversato e compreso, interrogato e guardato criticamente come parte di sé, come opportunità per imparare nuove cose sulla relazione educativa con le nostre figlie e figli.

 

 

 

 

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